Polizze Vita caso Vita
Le polizze vita che prevedono il caso vita sono uno strumento particolarmente utile ai fini della previdenza complementare e rappresentano una forma di pensione integrativa dal momento che in caso di vita dell'assicurato offrono un reddito complementare alla pensione pubblica.
Si tratta quindi di contratti che, alla scadenza, prevedono che la Compagnia assicurativa eroghi una rendita vitalizia o un capitale.
La durata del contratto assicurativo può essere definita al momento della stipula a seconda delle specifiche esigenze dell'assicurato e, nel caso in cui l'assicurato dovesse decedere nel periodo di validità del contratto, i premi versati sino ad allora verranno rifusi, rivalutati, ai beneficiari indicati in polizza o agli eredi legittimi.
Il vantaggio di scegliere, al termine del contratto, la rendita vitalizia piuttosto che l'erogazione del capitale in un'unica soluzione sta nel fatto che, il rischio di longevità, si trasferisce interamente sulla Compagnia di assicurazioni.
Qualora, allo scadere della polizza, si preferisca la formula della rendita vitalizia all'erogazione del capitale, sussistono due forme di rendita:
1) Rendita immediata : prevede che venga corrisposta subito dopo la stipula del contratto e pertanto il premio deve essere versato in un' unica soluzione; da quel momento la Compagnia assicurativa erogherà la suddetta rendita.
2) Rendita differita : è la formula più comunemente adottata e prevede che i premi vengano versati nell'ambito di un lasso di tempo prestabilito durante il quale il capitale versato verrà rivalutato ed al termine del quale verrà poi corrisposto il vitalizio.
In caso di morte dell'assicurato, questo tipo di polizze prevede la reversibilità della rendita nei confronti del beneficiario indicato in polizza o degli eredi legittimi.
Le polizze vita che prevedono il caso vita sono da considerarsi come una vera e propria forma di risparmio in cui il capitale versato viene rivalutato a seconda dell'andamento della gestione patrimoniale effettuata da parte della Compagnia assicuratrice e dalla cosiddetta 'aliquota di retrocessione' che rappresenta la percentuale della rivalutazione che viene versata agli assicurati e che non può essere inferiore al 75%.
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